Chi frequenta OTT sa, o dovrebbe sapere, che nessun contributo va preso alla lettera e tutte le informazioni vanno vagliate criticamente.
Regione: | Alto Adige |
Data: | 12/05/2007 |
Nome: | Paolo |
Email: | paolo.chiti alice.it |
Nome gita: | Hasenöhrl - Orecchia di Lepre 3257 m dalla val Martello |
Partenza da: | Burgaun |
Quota partenza: | 1090 |
Dislivello: | 2200 |
Esposiz. salita: | Nord |
Esposiz. discesa: | Nord |
Difficoltà: | Sciatore buono |
Manto nevoso: | Consigliabile |
Tipo di neve: | Trasformata |
Valutazione gita: | Stupendo |
Bibliografia: | |
Valle partenza: | Martello |
Commento gita: | Inserisco questa gita per segnalare un interessante e credo inedito itinerario (almeno per questo sito) ad una cima altrimenti molto nota e frequentata da altri versanti. Potrebbe essere un’idea da tenere presente per una delle prossime stagioni. Per quest’anno, a meno di non salire in bicicletta fino a malga Morteralm, non penso la gita possa ancora interessare a qualcuno, in quanto si spalleggiano gli sci fino a quota 2400 m. Nonostante i 1300 m sci in spalla è stato comunque un gran bel giro. Questo il percorso: poco dopo l’albergo Burgaun si segue una stradina che si stacca sulla sinistra (segnavia n. 14). Dopo circa 1 km l’asfalto ha termine e si continua per strada bianca che ora arriva fino a malga Morteralm (il tracciato della parte alta non è ancora riportato sulle carte topografiche). A stagione avanzata (come in questa occasione) conviene senz’altro tagliare gli ampi tornanti seguendo il segnavia n. 14 che si alza molto diretto attraverso la pineta. Dalla malga si risale brevemente il prato retrostante e volgendo a sinistra si perde lievemente quota lungo una staccionata. Attraversati due ponticelli fatiscenti si riprende a salire verso sud tra radi alberi fino a giungere in vista del largo vallone Grossbodenkar. Da qui i segnavia piegano ad est e con percorso più ripido tra radi larici secolari rivestiti di licheni (sembra che il tempo qui si sia fermato) portano all’inizio del vasto piano di Albl ove ha anche termine la vegetazione. Attraversata la piana si risale l’ampio vallone che curva gradualmente a sud. Superata quota 2700 m ci si tiene alquanto a destra per salire ripidamente (necessaria neve assestata) ad una specie di colletto che permette di guadagnare i pendii superiori (il passaggio è abbastanza evidente e si intuisce dal basso). Al termine si traversa in piano fino a raggiungere la tranquilla vedretta dell’Orecchia di Lepre che si risale senza percorso obbligato in direzione della ben visibile cima. Con ultimi 50 m piuttosto ripidi tra roccette affioranti si giunge sci ai piedi alla croce. |
Commento manto nevoso: | Dalla cima inizialmente crosticina un po’ fastidiosa, in seguito un lungo tratto di fantastica neve mollata al punto giusto che non cedeva nonostante l’ora tarda (14.00). Ultimi 200 m in melassa ancora abbastanza sciabile. Fine neve intorno a q. 2350 m, sfruttando tutte le lingue presenti e con qualche togli e metti in ultimo. |
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