Commento gita: | Partiti alle 5 dal parcheggio di Kurzras, saliti per la Valle delle Frane. Portage fino a quota 2400/2450m, dove abbiamo messo gli sci ai piedi. Con noi uno snow-alpinista sudtirolese (complimenti, gita impegnativa con la tavola date le dolci pendenze). Gita faunistica: prima un gruppetto di capre giovani non si è lasciato intimorire dai nostri ripetuti tentativi di rimandarle indietro e ci ha seguiti dal pascolo fino a quota 2800 e poi abbiamo trovato impronte di orso che attraversavano il vallone. Abbiamo optato per l'itinerario più diretto attraverso la Bocchetta delle Frane, invece che la Quelljoch, che avrebbe comportato una perdita di quota maggiore. Da lì si prosegue con un breve traverso fino all' Hintereisjoch e poi brevemente alla cima, lungo la dorsale fino alla forcella e poi sulla cresta esposta (alcuni passi su roccia). Arrivati in cima alle 9.50 circa, ci siamo fermati una ventina di minuti a goderci il panorama (giornata stupenda) e per acclimatarci. Discesa lungo il pendio est a 45° su polvere bagnata che sul ripido si staccava (fondo liscio già ammorbidito) e poi abbiamo aperto il gas in un flow di curvoni da orgasmo su polvere similifirn fino a quota 3100-3150, di lì abbiamo ripellato fino alla Bocchetta delle Frane e ridisceso l'omonimo vallone. Firn morbido, dolci pendenze: altra serie di curvoni spaziali. (Se avessimo iniziato la discesa con mezz'ora di anticipo forse gli ultimi 150m sarebbero stati meno sfondosi, ma non abbiamo nulla da rimpiangere). Complimenti alla mitica Laura per la caparbietà e al mitico Michal per l'ingaggio in una gita meno tecnica ma più godereccia. |