Commento gita: | Itinerario molto frequentato, per lo meno con salita e discesa dal/al Passo San Pellegrino, noi abbiamo fatto invece la traversata, premurandoci di lasciare un’auto per il rientro a Malga Ciapela, appena prima del Camping.
Parcheggiamo al primo spiazzo della stradina che va al rifugio Flora Alpina e prendiamo la strada innevata battuta fino a Fuchiade. Appena dopo le case si svolta a destra e in leggera salita, in direzione sud, si rimonta sulla dorsale che scende dal Sasso di Valfredda. Appena raggiunta la dorsale si passa sull’altro versante, traversando e poi risalendo, sempre in leggera salita, la Valfredda fino a giungere alla Forca Rossa, forcella non molto marcata a est dell’anfiteatro di cime che ci si presenta dinnanzi.
In forcella si cambia assetto e si scende a nord con un primo tratto più ripido. Noi ci siamo tenuti nel lato sinistro della larga valle, dapprima in campo aperto, poi in un bosco rado di larici, raggiungendo le ampie radure che già si vedono distintamente dalla forcella. Da qui si entra nel bosco più fitto e con terreno maggiormente pendente fino a collegarsi alle tracce che vanno verso la Val de Ombreta, quindi su stradina innevata fino al Camping.
Dislivello in salita +650 m, in discesa circa -1050 m |
Commento manto nevoso: | Neve crostosa difficile da sciare in campo aperto, poi pesante all’interno del bosco e via via più lenta e “collosa” man mano che si scende di quota.
In discesa si vedono resti di recenti, anche di dimensioni importanti, scese dai versanti molto ripidi esposti a est. |