Commento gita: | Ognuno col suo orizzonte, ai tempi di primavera, e se il tuo è ancora tinto di bianco, non resta che scovare l’ultima neve proprio là dove giace a lungo e attende i fedeli adepti.
Sarà la novità, ma l’idea di un’ultima visita alla neviera dei Sibillini, col velocipede energy, aggiunge quel pepe che basta a programmare un’uscitina dal sapore piccante.
Dunque, tutti in sella per la sella del Berro-Regina, con pedalate assistite i più e tutto muscoril il giovane skialper. Lo sterrato fila via veloce sotto al Castel Manardo e a Fonte Gorga, tra pozze da fusione e lingue al disgelo, con le Marche verdi ai piedi e il blu Adriatico all’infinito.
Poi, a salita ormai conclusa, tutti a rincuorarsi appena spunta la bianca Val d’Ambro, col sol leone in fronte, il venticello in poppa e la testa tra le nuvole a volare alto, mentre sbuca dietro la curva Dario con camera d’aria a terra e il morale sottoterra.
Con tutti i dubbi del mondo in testa, “vado o torno - resto o rientro - attendo inbirrazzato allo Z Chalet di Bolognola o proseguo a tutta birra”, l’eroico decide di andare a fondo alla faccenda, incatena al Casale Grascette il mezzo dimezzato e si affaccenda sgambettando quel che basta per trasferirsi rimoralizzato ai piedi del grande Canale nord del Berro, che si para davanti immenso e lontanissimo.
A motori ormai unificati, pelliamo nell’irto budello consapevoli che il suo rientro sarà ancora bipede e per nulla da ridere, tra il buco dell’ozono e quello della gomma.
Finalmente immersi nella bianca crema spalmata, moltiplichiamo in moto perpetuo le ultime curve di una stagione che ormai fu, fessi di euforia e sazi della scorpacciata, che non sarà facile digerire per chi avrebbe voluto la bicicletta, ma non gli è stato concesso di pedalare!
Bye bye bike.
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