Chi frequenta OTT sa, o dovrebbe sapere, che nessun contributo va preso alla lettera e tutte le informazioni vanno vagliate criticamente.
Regione: | Alto Adige |
Data: | 06/05/2023 |
Nome: | luca, mariateresa, flavio, paola, francesca, titti, ruth, margarete, paolo |
Email: | crodarossa micso.net |
Nome gita: | Anello Forcellone - Cima di Valsorda |
Partenza da: | Malga Laner |
Quota partenza: | 1826 |
Dislivello: | 1050 |
Esposiz. salita: | Nord-Ovest |
Esposiz. discesa: | Ovest |
Difficoltà: | BSA |
Manto nevoso: | Accettabile |
Tipo di neve: | Pesante |
Valutazione gita: | Stupendo |
Bibliografia: | |
Valle partenza: | Val d'Ega |
Commento gita: | Itinerario strepitoso, preso un po' per i capelli e realizzato da un gruppo eterogeneo con elementi provenienti dai 4 punti cardinali, riuniti sotto l'esperta regia della Ruth. Malga Laner è ormai raggiungibile in auto senza problemi; da lì, con 30 minuti di spalleggio si va a imboccare il vallone dell'Erzlahn bene innevato fino al noto Forcellone. Breve calata a est, traversata verso il Rif. Torre di Pisa (qui neve in disfacimento che a stento conserva un minimo di consistenza) e ripida risalita sugli erti canali che rimontano la C. di Valsorda, in sci fino all'ultima forcella. Poi per roccette tutti sull'anticima, e qualcuno anche sulla sommità vera e propria, difesa da un non banale passo esposto e friabile. Il tempo intanto cambiava in continuazione, sprazzi di turchese e scuri nuvoloni incorniciavano di volta in volta il movimentato paesaggio, con effetto a tratti straniante. Giù per il canale appena risalito, breve ripellaggio per Forcella dei Campanili, picchiata a ovest sotto le torri di un fiabesco castello a raggiungere, com'era negli auspici, il pistone ottimamente innevato che ci ha scodellati a pochi minuti dall'auto. Dal forcellone in poi, montagna tutta nostra. |
Commento manto nevoso: | Un 'accettabile' forse un po' di manica stretta, ma doverosamente va segnalata la discesa obiettivamente penosa sui ghiaioni all'uscita del canale ovest: neve pesante e con fondo insufficiente a coprire in modo adeguato la pietraia sottostante, costringendo a interrompere l'azione e talvolta a scalettare (a salvaguardia delle solette). Parimenti poco gradevole il traverso sul versante est, con qualche di sfondone e con battitura alquanto faticosa. Le note negative però finiscono qui: la discesa nei canaloni alti è stata nel complesso soddisfacente, mentre la 'pistata' finale, spiace un po' ammetterlo, ha regalato momenti di purissima ed estasiante libidine. |
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