Commento gita: | Gita molto bella, ma molto lunga, sono quasi venti chilometri tra andata e ritorno. L'ambiente è senza dubbio spettacolare.
Si comincia sulla stradina battuta dal passo Monte Croce di Comelico. Qualche chiazza scoperta sulla stradina c'è ma con brevi tagli nel bosco non abbiamo mai tolto gli sci.
In un'oretta scarsa e non troppo faticosa si arriva all'alpe di Nemes che conviene lasciare alla propria destra proseguendo a sinistra sulla stradina. Qui gran vista sulle dolomiti di Sesto, peccato che i pendii del monte Rosso siano già scoperti.
Dal colle dietro la maga si prosegue sulla stradina (non più battuta) in direzione col Quaternà entrando nella Vallorera, valletta incassata tra il Quaternà e la Cresta Carnica. La strada non è obbligata ma coviene rimanere sulla stradina per non perdere quota.
A sinistra il vallone Kor è quasi internamente senza neve ma il versante Nord del Quaternà è completamente innevato. Il versante sud della Montagna del Ferro (il nostro ha delle chiazze scoperte di erba ma c'è una discreta quantità di neve (Soprattutto permette una discesa continua).
Arrivati a una baita in legno (la Hirtenhutte) la valle comincia ad inerpicarsi più ripida verso il passo Silvella. C'è un torrentello che solitamente crea un bel canale di discesa libero dagli alberi; quest'anno è un half pipe pieno di arbusti e neve crostosa non conviene infilarsi li dentro. Conviene invece stare a sinistra sulla mulattiera (intuibile sotto la neve che sale con diversi tornanti).
In breve finisce il tratto ripido e ci si trova in un dolce pedio aperto che sale servo il passo. da qui si deve attraversare e cominicare a salire il versante che sale diretto alla sella tra la cresta dei Frugnoni e la Montagna del Ferro. Abbiamo fatto qualche cambio di assetto quando diventava ripido ma non abbiamo mai messo i ramponi. La neve è continua ma biosgna aggirare alcune zone dove sono affiorate rocchette o dorsali erbose.
Ci siamo fermati alla sella a 150m di distanza dalla cima. Da qui siamo scesi veloci fino alla Hirtenhutte. In Vallorera non serve ripellare anche se sicuramente bisogna spingere molto di braccia. Dalla malga si scende molto velocemente al passo (attenzione alle persone). Le uniche pecche sono le due chiazze scoperte di neve e una piccola risalita di cinque minuti.
In discesa, sul ripido abbiamo trovato firn o neve dura regolare con un leggero spolverino; mai neve ghiacciata, le lamine mordevano sempre bene. Nel pendio sopra la Hirtenhutte (ovest) e nelle parti pianeggianti c'era crosta.
|