Della serie 'gioielli nascosti'. Le punte in questione sbalzano con nitida evidenza ai piedi della gigantesca prua che il Picco di Vallandro protende verso N-O. Le avevamo già salite nell'estate del 2017 intuendone la vocazione scialpinistica: essendosi liberate le dogane con l'Alto Adige abbiamo deciso di provare malgrado la stagione avanzata e la totale assenza di notizie di precedenti salite. Si parte dai Prati Camerali, subito dopo lo skilift, seguendo la stradina forestale (indicaz. Passo Serla, neve poco prima della sbarra, comunque 10 min di spalleggio) e i tagli del sentiero 14. Al limitare del bosco si lascia il sentiero (1800m c.) per rimontare direttamente lo splendido vallone rivolto a N-O (ben visibile dal basso) che conduce fin sotto Forc. Vallettina, raggiunta con uno spostamento a sinistra (2172m). Appena oltre si entra in un enorme canalone che 250m più in alto pare esaurirsi contro le muraglie del Picco: dal sommo appare sulla dx la punta principale, raggiungibile compiendo un ripido traverso e risalendo un'ertissima pala obliqua alquanto esposta che conduce su un colletto donde in breve sull'aereo cupolotto sommitale. Discesa per la stessa via, con massima prudenza sulla pala obliqua e massima soddisfazione nel resto del percorso. Ambiente straordinario.

Buon rigelo notturno (tutta la salita con rampanti), poi rapido aumento della temperatura che però, data l'esposizione a nord, non ha rovinato il manto né compromesso la stabilità. A parte la pala sommitale, esposta a est e inevitabilmente rammollita (con neve dura non ci sarebbe da scherzare ...), tutta la discesa si è svolta su firn di alta qualità.