Poca voglia di levatacce e ancor meno di fare km ... dal lago di Santa Croce vedendo l'Alpago bianco fino ai 1200 usciamo dall'autostrada e cambiamo la meta dal Nuvolao a ... boh, vedremo lì. A Pian Grande troviamo un po' di conoscenti, chi va sul Guslon (crosta nella metà alta diranno poi), chi sul Lasté ... noi optiamo per zona forcelle Palantina da cui manchiamo da tempo. Sci ai piedi quasi subito (non al ritorno) ci godiamo la faggeta fino alla casera Palantina. Qui decidiamo per una variante che da mesi adocchiavamo dai vari Vacche e Guslon, cioè prendere il sentiero 993 per Antro de le Mate e abbandonarlo presto (noi anche troppo) verso sx=est e ravanando un po' nel primo tratto boscato salire poi i bei pendii fino al belvedere q.1792. Per sfuggire alla musica imposta da un solitario dotato di casse lasciamo subito lo splendido balcone sul lago e con breve scivolata caliamo a forc.Palantina Bassa e alla grotta dell'Antro de le Mate dove sostiamo sull'imponente accumulo nevoso che arriva quasi alla volta. Concludiamo la salita sul vicino cocuzzolo del Zuc Torondo. Dopo la panoramica sosta con vista friulana torniamo a Palantina Bassa e aggirando a sx il muro d'ingresso scendiamo per il percorso tradizionale alla casera. Fin qui neve abbondante ma pesante e poco piacevole. Dalla casera si cerca solo di evitare i sassi togliendo gli sci poco sotto i 1400. Piacevole sgambata per un Alpago in versione primaverile con un'atmosfera diversa già dal parcheggio, non la solita ressa di tutti più o meno sincronizzati che salgono e scendono ma un tranquillo via vai per mete e orari più disparati (chi scende, chi sale), così come di attrezi (a piedi, ciaspe, sci, tavola). Diverse persone anche sul Cimon di P.

Tanta neve in alto mentre in basso è insufficiente sotto i 1500. Un accettabile forse ingeneroso perché fino alla casera si scia decentemente ma su neve ancora troppo pesante. In breve i versanti al sole firnizzeranno :)