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Oggi è mercoledí 01 maggio 2024

Cima Libera (Wilder Freiger) 3.418

Chi frequenta OTT sa, o dovrebbe sapere, che nessun contributo va preso alla lettera e tutte le informazioni vanno vagliate criticamente.

 

Regione:Alto Adige Data:15/06/2008
Nome:Luisa e Roberto Email:flavortat symbolalice.it
Nome gita:Cima Libera (Wilder Freiger) 3.418 Partenza da:ponte a quota 1750
Quota partenza:1750 Dislivello:1700
Esposiz. salita:Sud-Ovest Esposiz. discesa:Sud-Ovest
Difficoltà:Sci-alpinista buono Manto nevoso:Consigliabile
Tipo di neve:Pesante Valutazione gita:Consigliabile
Bibliografia: Valle partenza:Val Passiria
Commento gita:
“Nella vita bisogna provare tutto!“ ci ha detto un locale che scendeva mentre stavamo salendo con gli sci in spalla sabato 14 mattina. Partiti dal ponte a 1750 abbiamo spalleggiato gli sci fino al Lago Nero del Tumulo (quota 2500) per circa due ore e mezzo. Da li sempre sci ai piedi lungo canali e vari pianori siamo arrivati alla Forcella della Croda nera (3059). Fino a quel momento è stato nuvoloso, ma alto. Come dalla forcella mettiamo il naso nel ghiacciaio di Malavalle riusciamo a intravedere il rifugio il Bicchiere, ma del vicino Rifugio Cima Libera e relativo locale invernale, nostra meta per la notte, neanche l’ombra, sparito nella nebbia! Proviamo ad avvicinarci traversando e salendo sulla sinistra. Speriamo in un’apertura della nuvolosità, ma verso la cresta è sempre più nuvoloso. Arriviamo in cresta da qualche parte (poi scopriremo troppo a sinistra guardando verso monte), girovaghiamo un po’ aspettiamo un po’ e poi, via, si ritorna giù, si scende a valle, per le tracce di salita sperando di ritrovarle. Riabbassandoci, siamo ancora sul ghiacciaio finalmente usciamo dalle nuvole, la Luisa è più avanti e in basso, oltre un dosso, si toglie le pelli, anch’io me le sto togliendo quando mi giro un’ultima volta ed ecco che VEDO il rifugio, grande e grosso! Luisaaaaaaaa!!!!!! Ho visto il rifugiooooooooooooo! Lei non lo vede, cmq rapida consultazione via urli e decidiamo di rimettere le pelli e arrivare finalmente al bivacco (3150) alle ore 1930. Riguardo l’ora tardi, dai 2600 ho sofferto l’altitudine e sia sabato che domenica sono andato lentissimo costringendo la mia compagna di gita (che ringrazio per avvermi sopportato), che era sempre avanti, ad aspettarmi o a fare dietrofront. Per salire al rifugio si fa un ripido pendio stando sulla sinistra. Solitudine assoluta. Domenica 15 la mattina presto ore 630-730: uno splendido sole, ce la siamo presa comoda (io sempre lento per l’altitudine). Fatto sta che quando usciamo dal bivacco iniziava a rannuvolarsi. Arriviamo in cima per il canalino sud diretto e ci prende la nebbia. Scendendo, solitudine, si riapre e riusciamo a fare qualche curva. Per la discesa facciamo un altro percorso, scendiamo tutto il ghiacciaio in direzione sud per andare a prendere la Forcella del Capro (2976) che è ben innevata e poco pendente. Come siamo in cima dall’altra parte cè un pendio di roccette ripido, alto una decina di metri, mica tanto simpatico da scendere! La Luisa si butta giù di sedere lancia lo zaino con gli sci e rompe un pezzo di attacco (solo lo ski stopper per fortuna) e un po di laccetti. Dopo tocca a me, eterno secondo. Mi cago sotto varie volte, cerco alternative, nientedafare e alla fine mi butto, lancio giù i bastoncini, faccio striciare gli sci sulle rocce e piano piano arrivo in basso e non mi va neanche male. Occhio che la neve sotto la forcella (lato sud) è ripida e appena ci ho posato gli scarponi son partito in una scivolata nella nebbia che per fortuna è durata poco. Il passaggio della forcella del Capro è percorsa da una traccia scialpinistica BS nella carta Tobacco non riesco a capire come si possa passare con tranquillità per quelle rocce specie in direzione opposta alla nostra Da li, prima nebbia e poi nevicava, si scende fino a 2400 tenendosi a dx si arriva un po’ più in basso del Lago Nero. Forse con più sole e più voglia si sarebbero potute intercettare delle lingue di neve (tenendosi molto a sin) che portavano a 2200 nel ripiano con le anse del torrente denominato “oberkrumpwasser” sulla carta Tobacco. In discesa ha nevicato (graupel) da 2600 a 2200. Grande Luisa. Per questa annata è tutto. Devo anche riprendermi.
Commento manto nevoso:
neve dura con uno strato di pochi mm di polvere pesante. In alto poco sotto la cima abbiam trovato anche un pochino di polvere.


 
 


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