Chi frequenta OTT sa, o dovrebbe sapere, che nessun contributo va preso alla lettera e tutte le informazioni vanno vagliate criticamente.
Regione: | Veneto |
Data: | 05/12/2019 |
Nome: | luca, mariateresa, dario, flavio |
Email: | crodarossamicso.net |
Nome gita: | Cime Falzarego e Bois - traversata e canalone sud |
Partenza da: | Strada Passo Falzarego, parcheggio Cason de Rozes |
Quota partenza: | 1823 |
Dislivello: | 850 |
Esposiz. salita: | Sud |
Esposiz. discesa: | Sud |
Difficoltà: | BS |
Manto nevoso: | Consigliabile |
Tipo di neve: | Compatta |
Valutazione gita: | Consigliabile |
Bibliografia: | S. Burra - L. Galante SCIALPINISMO A CORTINA D'AMPEZZO Ideamontagna |
Valle partenza: | Val di Rio Falzarego |
Commento gita: | Un bell'anello nei luoghi della Grande Guerra, possibile grazie alle attuali condizioni di copioso e stabile innevamento. Dal parcheggio abbiamo seguito la stradina diretta a Forc. Bois, che rasenta il Cason de Rozes articolandosi poi in alcuni stretti tornanti; dal quinto (2035 m) abbiamo proseguito diritti lungo la mulattiera militare che sfila sotto le rocce delle nostre cime, passando presso i ruderi dell'ospedale da campo e proseguendo con qualche traverso (solitamente insidioso, ma non oggi) fin sotto le torri di Falzarego e al vallone di Lagazuoi. Da qui, assecondando per breve tratto la pista, siamo saliti a Forc. Travenanzes, donde in breve alla C. Falzarego; discesa alla sella (2484 m) e rapida risalita sul secondo culmine. Panorama (inutile dirlo) mozzafiato. Per la discesa siamo tornati sull'insellatura tra le due cime da dove, verso sud, un ripido canalone (detto 'della nonna') cala tortuoso tra bizzarre formazioni rocciose sfociando nei pressi dei ruderi già citati. Qui sciata faticosa su neve un po' pesantina, ma di soddisfazione. Veloce e divertente il rientro per la stradina e i prati fino all'auto. |
Commento manto nevoso: | Neve in gran copia, capace di colmare convenientemente le asperità di un canalone altrimenti impervio e insidioso, qual è quello della nonna. Manto molto stabile, anche nei traversi più ripidi, sempre compatto e rivestito di morbido spolverino nei tratti ombrosi, decisamente più cotto e perfino 'papposo' (roba da tarda primavera, almeno oggi intorno a mezzogiorno) dove batte il sole. Probabile, con l'abbassarsi delle temperature e il ridursi dell'inversione termica, un netto rassodamento e forse addirittura una prima 'firnizzazione'. |
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