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Oggi è venerdí 26 aprile 2024

Verso il Col Duro - bellezza delle neve uso del report di OTT

Chi frequenta OTT sa, o dovrebbe sapere, che nessun contributo va preso alla lettera e tutte le informazioni vanno vagliate criticamente.

 

Regione:Veneto Data:13/01/2018
Nome:Mario santi Email:rifiutologoat symbolhotmail.it
Nome gita:Verso il Col Duro - bellezza delle neve uso del report di OTT Partenza da:Eco centro Pescul
Quota partenza:1429 Dislivello:600
Esposiz. salita:Nord-Ovest Esposiz. discesa:Nord-Ovest
Difficoltà:MS Manto nevoso:Stupendo
Tipo di neve:Farinosa Valutazione gita:Consigliabile
Bibliografia:OTT vari Valle partenza:val Fiorentina
Commento gita:
Dobbiamo sempre essere capaci di autocritica e godimento. E rilevare i pregi del data base di OTT e le necessità di intrepretarlo alla luce di attante verifiche (cartografiche), sempre. Tutto parte da Leo, sempre da ringraziare per le sue indicazioni, preziose nel segnalare lo stato delle gite; più precisamente dalla sua segnalazione del Col Duro, del 12/01/18 Bene, mi ero detto. Se cerco per sabato una gita sicura, con bella neve e con grandi panorami l’ho trovata. Mentre cercavo compagni di avventura (alla fine eravamo io, Giorgio e Silvano) compare il 13/01/18 il report di un altro frequentatore di OTT, GabrieleAntelao OTTimo, penso. Avevo anch’io fatto il col Duro in passato dal giro dei Leo; quello dei Gabriele ci risolve il problema del recupero della macchina, con partenza oltre che arrivo da Pescul. Proviamo questo. Ma il portale ci ricorda giustamente che “Chi frequenta OTT sa, o dovrebbe sapere, che nessun contributo va preso alla lettera e tutte le informazioni vanno vagliate criticamente.”. Noi invece ci facciamo ingannare dai pochi centimetri di neve caduti nella notte, che avevano nascosto le tracce del giorno precedente ed equivochiamo l’indicazione di Gabriele “Si segue la strada forestale (segn.466 sulla Tabacco) fino a poco prima del ponte sul rio Cordon, ove si rimonta la dorsale ad Est (Col del Termine) che si segue pressoché fedelmente verso nord”. Il sentiero 466 è dato dalla Tabacco sulla sx orografica del Rio Cordon; noi su questo versante stiamo, fino a che decidiamo - al primo ponticello, ecco l’errore - di innalzarci faticosamente sulla dx, quindi verso est. Raggiunta una forestale, ci buttiamo un po’ a sinistra, per poi abbandonarla e raggiungere con bel bosco da tracciare con lieve spolveratina recente il culmine della dorsale. E puntiamo a sinistra a lungo verso nord, fino a raggiungere il Col Termine. Se avessimo proseguito (spostandoci sulla dx orografica?) e raggiunto il ponte sulla forestale a quota 1756, avremmo avuto il Col Termine subito a dx (est) e lo avremmo raggiunto più facilmente e prima il Col Termine. E da qui il Col duro. Dato che tra discussioni e ravanamenti il tempo era passato, decidiamo invece di scendere (tralasciando la parte finale della salita) per aver tempo di goderci la discesa. La neve infatti si annunciava straordinaria. E lo era di più. Tanto che ci siamo totalmente fatti prendere dalla goduria della super farina (manitoba), scendendo troppo bassi sulla sx orografica del Rio Cordon. Costringendoci così ad un primo faticoso guado, e relativa non comodissima risalita, che ci ha portato sulle tracce di discesa. Abbiano così raggiunto il ponte “buono” da prendere a riferimento, anche per la salita. Siamo ormai sulla sx orografica e non ci vogliamo far mancare un finale all’altezza delle scelte di giornata. Così abbandoniamo troppo presto la comoda forestale, sempre ingolositi dai primi pendi (solo apparentemente aperti) verso il rio Cordon e ci ritroviamo a faticosi ravanamenti boschivi per raggiungere ancora la forestale. Dalla quale ci stacchiamo a sx solo per seguire l’evidente traccia, fino a raggiungere un punto che avevamo individuato e scartato la mattina, perchè stava sulla dx orografica. Da qui ancora qualche bel prato per avere la soddisfazione di arrivare a sbucare esattamente alla macchina. Foto in https://photos.google.com/album/AF1QipOc5jG2Wh4evh91GSb89mQuIH-ZLkMhX0WdjhRU?hl=it Se qualcuno torna al Col duro, così gettonato in questi giorni segua i report 13.01 di Nicolbernardi.
Commento manto nevoso:
Fantastica farina non solo canadese, ma manitoba ...


 
 


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