Commento gita: | Dopo alcuni anni di attesa arriva l'occasione giusta per fare l'Orientale.
Salta sci ai piedi fino al Sassone, poi con i ramponi fino all'occidentale. Discesa per il calderone fino quasi in fondo al catino. Risalita con i ramponi per una rampa sui 45° in contropendenza a ridosso della fascia rocciosa, più a destra (sin or.) della normale estiva all'orientale (attacca più o meno dove finisce il cengione iniziale della Gualerzi, attualmente ancora coperto). Si sbuca a quota circa 2800 e con 2 passi su roccette si esce sul versante Est del paretone. Poi con un paio di traversi esposti e una crestina affilata si giunge sui piani inclinati sommitali e in vetta.
La discesa non è particolarmente ripida, ma certamente è esposta ed esige un controllo preciso degli sci per gli spazi ristretti e i cambi di pendenza sui due lati della crestina. Una volta giunti alle roccette, si levano gli sci per pochi metri e si può poi godere della magnifica discesa per la rampa che aggetta sul fondo del Calderone. Non ci si può ancora lasciare andare, ma almeno l'esposizione è inferiore, anche se il pendio è più ripido. Dopo aver bruciato in pochi minuti i 150 metri fino alla base della morena ci si avvia poi verso il Franchetti e si risale in tutta tranquillità alla sella dei due Corni (neve marcia). Ginepri ancora ottimi sebbene con 2 interruzioni e poi risalita per la val Maone (neve da q. 1750) fino alla sella del Monte Aquila con discesina finale alle auto |