Commento gita: | Dalla strada ci siamo diretti a forcella Zonia e poi traverso fino alla forcella Pionbin sul sentiero estivo (in altre condizion di neve sarebbe MOLTO pericoloso per slavine). Entrati in val di Zonia abbiamo fatto un lungo traverso, prima in leggera discesa, poi in salita, andando a rimontare uno spallone. Fin quando non si svalica lo spallone non è possibile vedere il canale (se ne intuisce la presenza, oppure fidatevi). Dopo aver girato lo spallone notaimo i resti di valanghe a lastroni spontanee alla base delle rocce, un po' di neve sopra fa supporre che non fossero recentissime.
Entrati nel canale lo si risale con furiosi zig-zag fino alla forcella (da lì si vede Selva).
Lì un amico dalla cima ci chiede come sono le condizioni del canale, non essendo bellissime decide di scendere dall'altro lato.
Decidiamo di vedere l'altro lato (ossia val Cernera), carichiamo gli sci in spalla e scalciando un po' saliamo in cima. Lì vediamo che si è staccato un lastrone spesso 40-50 cm e c'è un nebbione da Val Padana (o da Val Belluna), pertanto riscendiamo a piedi sulle nostre tracce ed in forcella calziamo gli sci.
La neve un po' è farinosa, un po' crostacea, salutiamo 5 persone (probabilmente dalla Val Badia) e proseguiamo. Oltre lo spallone scendiamo la neve è farinosa per cui scendiamo tutto il versante fino al fondovalle della Val di Zonia, dove la neve è bella ma poca (q. 2050-2100 m). Ripelliamo e puntiamo alla forcella di Zonia, quindi, per vestante Ovest, alla prestigiosa cima del Col Pionbin. Discesa a N su bella neve e ritorno alla macchina.
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Commento manto nevoso: | Ventata. In alcuni posti c'è farina, in altre crosta. In altre bellissima farina senza fondo.
Presenti alcuni scaricamenti/slavine piccole spontanei di lastroni da vento sul versnate NW del gruppo del Cernera.
Dalla cima del Loschiesuoi, vesante ENE - Val Cernera, si è staccato un lastrone spesso 40-50 cm. |