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Oggi è giovedí 28 marzo 2024

Cima dei Colesei (q. 1972)

Chi frequenta OTT sa, o dovrebbe sapere, che nessun contributo va preso alla lettera e tutte le informazioni vanno vagliate criticamente.

 

Regione:Veneto Data:13/02/2016
Nome:paolo scordilli con alberto, fabio, enrico, stefano, bruno e due cani (tex e bimbo) Email:scordilli.paoloat symbolgmail.com
Nome gita:Cima dei Colesei (q. 1972) Partenza da:Bagni di Valgrande
Quota partenza:1270 Dislivello:900
Esposiz. salita:Sud-Est Esposiz. discesa:Sud-Est
Difficoltà:MS Manto nevoso:Consigliabile
Tipo di neve:Farinosa Valutazione gita:Consigliabile
Bibliografia:Rizzato - 150 gite MS/BS sulle dolomiti; Vividolomiti - scialpinismo Comelico Sappada Valle partenza:Valgrande (Comelico)
Commento gita:
Doveroso omaggio ad una montagna che sembra destinata ad esser perduta, per diventar parte integrante del collegamento sciistico Padola Sesto, con tanto di funivia predisposta proprio sulla sua sommità. Peccato, perchè regala un bell’itinerario, ideale per iniziare la stagione o quando altrove ci siano pericoli. Dai Bagni si seguirà la stradina per il Lunelli, con un minimo di attenzione ai vari bivi e subito prima del Rif. si andrà a dx., ora per mulattiera militare. Al tornante a q.1764, dove la vegetazione si dirada, si potrà spaziare liberamente per la comoda e sicura dorsale di sud-est, evitandone un tratto più ripido e accidentato, riprendendo, per qualche centinaio di mt., la mulattiera alla sua sx. e giungendo infine in vetta direttamente da sud. Panorama ragguardevole su tutto il Comelico, con gran contrasto tra le gotiche rocce delle Dolomiti di Sesto e le dolci ondulazioni bianche della cresta carnica di confine.
Commento manto nevoso:
Visto il modesto dislivello necessario per salire in vetta, ci buttiamo dapprima giù per il versante nord, verso il Passo di Monte Croce per circa 200 mt. di disl, dribblando bassi arbusti e trovando buona neve farinosa, appena un po’ appesantita, fino a rinvenire un traccione trasversale che seguiremo a sx., dopo aver ripellato, fino al bivio col sent. 124, pure tracciato da ciaspe e che, con tratti un po’ accidentati, ci porterà a Forc. Pian della Biscia e di nuovo in vetta. La discesa verso sud riserva neve più varia, alternando ventata, crostosa e farinosa. Dal tornante q. 1764 stradina obbligata, ma con bella neve soffice che consente piacevoli evoluzioni laddove la pendenza sia sufficiente.


 
 


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